domenica 31 luglio 2016

"Smettere? No, grazie!"


Le formazioni italiane e non solo scaldano i motori in vista della stagione che sta per iniziare: c'è chi resta in città, chi cerca il fresco in montagna, chi lascia il Vecchio Continente per tournèe più o meno milionarie. E poi c'è un'altra squadra, che in realtà squadra vera e propria non è, che dal 18 agosto si sta allenando a Coverciano, in un ritiro che si concluderà il 5 agosto. Si tratta degli svincolati, cui l'Aic, l'Associazione Italiana Calciatori, ha dato come ogni anno la possibilità di svolgere una preparazione precampionato in attesa di trovare "sistemazione". Tra di loro onesti mestieranti della Lega Pro, "ragazzi" vicini ai 40 che si preparano ad una carriera da allenatore (i partecipanti al ritiro hanno infatti la possibilità di frequentare nel frattempo il corso per l'ottenimento del patentino Uefa B), e poi ci sono "vecchietti" dal passato importante, uomini che hanno segnato il nostro calcio vivendo stagioni da protagonisti, che non ne vogliono sapere di appendere le scarpette al proverbiale chiodo e continuano ad allenarsi in attesa dell'offerta giusta.


E tra di loro, c'è chi ancora potrebbe tornare utile a molte squadre professionistiche: proviamo a presentarveli, qui di seguito, in una sorta di "guida agli svincolati".

 Gaetano D'Agostino

Il nome più altisonante, con ogni probabilità, è quello di Stefano Mauri, centrocampista ed ex bandiera della Lazio: oltre 500 presenze tra i professionisti, 11 apparizioni in nazionale. Classe '80, Stefano va per i 37, ma le sue doti da incursore potrebbero ancora far comodo a molte squadre di bassa classifica in serie A. In più, quello con Lotito è stato un addio condito da un fiume di polemiche: la voglia di rivalsa nei confronti di chi lo ha considerato finito potrebbe essere un'arma non da poco. Viene da una stagione burrascosa anche Enzo Maresca, come Mauri centrocampista, come Mauri classe '80. Diventato famoso per un gol nel derby della Mole nel 2002, con annessa beffarda esultanza, Maresca ha vissuto in Spagna, con la maglia del Siviglia, i suoi anni migliori: se accetta di abbassare le sue pretese economiche, molte squadre di bassa classifica potrebbero (e dovrebbero) fare la corsa per accaparrarsi la sua esperienza e le sue doti in cabina di regìa. Tra i centrocampisti che sudano a Coverciano c'è anche Michele Pazienza, classe '82, che nell'ultima stagione si è diviso tra Vicenza e reggiana, trovando in entrambe le piazze poco spazio: mesto declino, per uno che fino all'estate del 2013 risultava ancora tesserato per la Juventus. Un giocatore che qualche anno fa sembrava davvero in rampa di lancio è Gaetano D'Agostino, regista mancino classe '82: è l'estate del 2009, Gaetano è il direttore d'orchestra dell'Udinese, su di lui ci sono gli occhi di Juventus e Real Madrid, non proprio due società qualunque. Le due trattative, però, non arriveranno mai a conclusione, e la carriera di D'Agostino, invece di esplodere, imbocca una parabola discendente: Fiorentina, Siena, Pescara, poi la Lega Pro con Fidelis Andria, Benevento e Lupa Roma. Ora Gaetano, mentre si allena a Coverciano, sta pensando di smettere e di dare il via alla sua vita da allenatore. Anche se forse un mancino come il suo, almeno in serie B, può ancora tornare utile. Si allena a Coverciano anche Andrea Lazzari, classe '84 prodotto del fertile vivaio dell'Atalanta, lo scorso anno a metà tra il Carpi in serie A e il Bari in serie B: più di 350 presenze tra i "pro", per la gran parte in massima seria, con le maglie di Udinese, Fiorentina e Cagliari.

Carriera al di sotto delle attese per Lino Marzorati, considerato, all'alba del nuovo millennio, come una delle nuove promesse della grande scuola difensiva italiana. Le giovanili al Milan, tutta la trafila nelle nazionali giovanili azzurre, poi due stagioni da titolare in serie A con la maglia dell'Empoli. Lino, classe '86, si è però perso al momento di fare il salto di qualità: un'onesta carriera, proseguita senza squilli tra A e B con le maglie di Cagliari, Sassuolo e Modena, ed ora, a nemmeno 30 anni, un'estate da "disoccupato". Per lui ci ha provato il Padova, ma Lino ha risposto che non vuole scendere in Lega Pro. Comprensibile.

Giovanni Pasquale

Un'estate strana, non c'è alcun dubbio, per Giovanni Pasquale: l'esterno sinistro classe '82 si ritrova tra gli svincolati dopo ben quindici stagioni consecutive in serie A. Per lui oltre 300 gare tra i "pro" con le maglie di Siena, Parma, Livorno, Udinese e Torino, oltre che con quella nerazzurra. Smettere, dopo una carriera del genere, dev'essere davvero difficile: Giovanni, per adesso, spera di rinviare quel momento. Un discorso simile può essere fatto per Daniele Portanova, oltre 500 presenze tra i professionisti, che due anni fa ha deciso di scendere tra i Dilettanti per contribuire alla rinascita del Siena, suo antico amore, con cui giocò per cinque anni in serie A nella seconda metà dello scorso decennio. La carta d'identità dice trentott'anni, ma Daniele, classe '78, ha ancora voglia di pallone.

Tommaso Rocchi

Detto di difensori e centrocampisti, passiamo in rassegna gli attaccanti, i "bomber" che ancora non hanno trovato casa e che trascorrono l'attesa sui campi di Coverciano. Nome appetibile per la serie B è quello di Pablo Granoche, "El Diablo", lo scorso anno sei reti con la maglia del Modena, vanta un curriculum da quasi cento reti in cadetteria e un'età non troppo avanzata: è un classe '83, qualche "cartuccia" attende ancora di essere sparata. Non a caso, su di lui ci sono gli occhi della Ternana. Svincolato di lusso ma penalizzato dalla carta d'identità (classe '77) è Tommaso Rocchi: bandiera della Lazio, più di 200 reti tra i professionisti, Rocchi ha speso in Ungheria gli ultimi due anni. Ora si allena a Coverciano, ma per lui si profila un posto da allenatore nelle giovanili biancocelesti. C'è ancora futuro sui campi, invece, per Federico Piovaccari, classe '84: l'attaccante lombardo in Italia ha trovato fortuna solamente in serie B, mentre ha invece fatto meglio all'estero, con le maglie di Steaua Bucarest (in rete anche in Champions League) ed Eibar. L'ultima stagione in Australia con il West Sydney, ora l'attesa di una chance a Coverciano. Chi ha un passato rilevante in serie A è invece Adrian Ricchiuti, fantasista argentino classe '78 che ha legato la sua carriera in particolare a Rimini e Catania. Ricchiuti che rimarrà a Coverciano ancora per poco: il suo futuro è in bilico tra lo stesso Rimini e il La Fiorita, formazione sanmarinese che lo ha visto protagonista nella prima parte della scorsa stagione.

Insomma, tra i "disoccupati" che si allenano sui campi di Coverciano in attesa di una chiamata utile per rientrare nel giro c'è una cospicua truppa di "vecchietti" dal passato importante. E la gran parte di loro, di smettere col pallone, non ne vuol proprio sentir parlare.

[A.D.] - liberopallone.blogspot.it - Riproduzione Riservata

foto nell'ordine www.goal.com, www.tuttomercatoweb.com, www.urbanpost.it, www.ilpallonaro.com

Nessun commento:

Posta un commento