E tra di loro, c'è chi ancora potrebbe tornare utile a molte squadre professionistiche: proviamo a presentarveli, qui di seguito, in una sorta di "guida agli svincolati".
Gaetano D'Agostino
Carriera al di sotto delle attese per Lino Marzorati, considerato, all'alba del nuovo millennio, come una delle nuove promesse della grande scuola difensiva italiana. Le giovanili al Milan, tutta la trafila nelle nazionali giovanili azzurre, poi due stagioni da titolare in serie A con la maglia dell'Empoli. Lino, classe '86, si è però perso al momento di fare il salto di qualità: un'onesta carriera, proseguita senza squilli tra A e B con le maglie di Cagliari, Sassuolo e Modena, ed ora, a nemmeno 30 anni, un'estate da "disoccupato". Per lui ci ha provato il Padova, ma Lino ha risposto che non vuole scendere in Lega Pro. Comprensibile.
Giovanni Pasquale
Un'estate strana, non c'è alcun dubbio, per Giovanni Pasquale: l'esterno sinistro classe '82 si ritrova tra gli svincolati dopo ben quindici stagioni consecutive in serie A. Per lui oltre 300 gare tra i "pro" con le maglie di Siena, Parma, Livorno, Udinese e Torino, oltre che con quella nerazzurra. Smettere, dopo una carriera del genere, dev'essere davvero difficile: Giovanni, per adesso, spera di rinviare quel momento. Un discorso simile può essere fatto per Daniele Portanova, oltre 500 presenze tra i professionisti, che due anni fa ha deciso di scendere tra i Dilettanti per contribuire alla rinascita del Siena, suo antico amore, con cui giocò per cinque anni in serie A nella seconda metà dello scorso decennio. La carta d'identità dice trentott'anni, ma Daniele, classe '78, ha ancora voglia di pallone.
Tommaso Rocchi
Detto di difensori e centrocampisti, passiamo in rassegna gli attaccanti, i "bomber" che ancora non hanno trovato casa e che trascorrono l'attesa sui campi di Coverciano. Nome appetibile per la serie B è quello di Pablo Granoche, "El Diablo", lo scorso anno sei reti con la maglia del Modena, vanta un curriculum da quasi cento reti in cadetteria e un'età non troppo avanzata: è un classe '83, qualche "cartuccia" attende ancora di essere sparata. Non a caso, su di lui ci sono gli occhi della Ternana. Svincolato di lusso ma penalizzato dalla carta d'identità (classe '77) è Tommaso Rocchi: bandiera della Lazio, più di 200 reti tra i professionisti, Rocchi ha speso in Ungheria gli ultimi due anni. Ora si allena a Coverciano, ma per lui si profila un posto da allenatore nelle giovanili biancocelesti. C'è ancora futuro sui campi, invece, per Federico Piovaccari, classe '84: l'attaccante lombardo in Italia ha trovato fortuna solamente in serie B, mentre ha invece fatto meglio all'estero, con le maglie di Steaua Bucarest (in rete anche in Champions League) ed Eibar. L'ultima stagione in Australia con il West Sydney, ora l'attesa di una chance a Coverciano. Chi ha un passato rilevante in serie A è invece Adrian Ricchiuti, fantasista argentino classe '78 che ha legato la sua carriera in particolare a Rimini e Catania. Ricchiuti che rimarrà a Coverciano ancora per poco: il suo futuro è in bilico tra lo stesso Rimini e il La Fiorita, formazione sanmarinese che lo ha visto protagonista nella prima parte della scorsa stagione.
Insomma, tra i "disoccupati" che si allenano sui campi di Coverciano in attesa di una chiamata utile per rientrare nel giro c'è una cospicua truppa di "vecchietti" dal passato importante. E la gran parte di loro, di smettere col pallone, non ne vuol proprio sentir parlare.
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