mercoledì 23 novembre 2016

"La stanza dei sogni" - Innamorarsi del calcio inglese


Robilante, piccolo centro della valle Vermenagna, alle porte di Cuneo, e Newham, quartiere dell'est di Londra. Due realtà all'apparenza diametralmente opposte, con poco o nulla in comune. E' proprio a Newham, però, che nel 1895 viene fondato il West Ham, squadra di calcio che oggi milita in Premier League. A Robilante, centinaia di chilometri più a sud, è attivo da qualche anno un gruppo di appassionati tifosi proprio del West Ham, membri di un sodalizio chiamato “Station 936”. Tra di loro c'è anche Giampiero Vola, che poco più di due anni fa ha deciso di mettere per scritto ciò che il West Ham, e il calcio in generale, hanno rappresentato per lui fin da quando era bambino. 

Innamorarsi di Ronaldinho in tre mosse


La corsa indiavolata e del tutto priva di logica di Gennaro Gattuso al minuto 119 della finale di Champions League del 2003, Milan-Juventus all'Old Trafford di Manchester. Se mi chiedessero di descrivere che cos'è secondo me il calcio servendomi di una sola immagine, sceglierei questa. Due ore di gioco in cui nessuna delle due squadre è riuscita a prevalere, ventun giocatori stremati attendono solo la fine dei supplementari per giocarsi la coppa ai rigori. Il ventiduesimo è Gennaro Gattuso, che ancora non si rassegna, e pressa, pressa come un tarantolato, in solitaria, sul giro palla dei bianconeri. Calzettoni abbassati, corpo ingobbito dalla fatica, gambe che iniziano a mulinare pescando energie da chissà dove. Per me, un'immagine emozionante, sintesi di volontà, grinta, determinazione. Per me il calcio è questo, spingersi oltre i propri limiti attraverso la fatica, nonostante la fatica, anche se il Signore non ti ha dato doti eccezionali, se non un cuore grande così. Da quest'introduzione potrete intuire qual è il genere di calciatore a cui più facilmente mi appassiono: ho sempre amato i gregari, i mastini, i "medianacci". Ma ogni regola ha un'eccezione, e la mia eccezione si chiama Ronaldo de Assis Moreira, nato a Porto Alegre il 21 marzo 1980.

mercoledì 16 novembre 2016

Invettiva contro il tifoso medio italiano


E così, un'altra finestra riservata alle nazionali è stata mandata agli archivi. Tra una sgroppata di Belotti, un disimpegno a testa alta di Romagnoli e un'uscita alta di Donnarumma, l'Italia si è resa conto che il futuro, in fondo, potrebbe non essere così nero come si pensava fino a qualche settimana fa. Certo, la strada verso i Mondiali di Russia è ancora lunga e disseminata di ostacoli, ma la vittoria in Liechtenstein e la bella prova contro i campioni del mondo tedeschi hanno detto che in campo, per il pallone azzurro, ci sono evidenti progressi. Peccato, invece, che al di fuori del rettangolo di gioco la situazione non accenni a migliorare. Al contrario: la discesa culturale verso un “tifo” fatto solo di insulti ed inciviltà assortite sembra ormai irreversibile.

martedì 15 novembre 2016

Quando il West Ham mise in fila le grandi


E' il 1872. L'Italia è un paese unito da poco più di dieci anni, negli Stati Uniti viene inaugurato il parco di Yellowstone, il 15 ottobre Giuseppe Perucchetti fonda il corpo degli Alpini. Il mondo così come noi lo conosciamo oggi è ancora lontano, ma in Inghilterra, grazie ad alcuni pionieri che ogni appassionato di calcio, oggi, dovrebbe infinitamente ringraziare, la storia si mette in moto: si gioca la prima edizione della Fa Cup, E' la più antica competizione calcistica al mondo che ancora si disputi regolarmente. Inizialmente riservata ai dilettanti, dieci anni più tardi, nel 1882, aperta anche ai professionisti, la Fa Cup porta con sè storie incredibili, un carico di fascino senza eguali, un alone di leggenda che nessun altro torneo di calcio può vantare. Storie incredibili determinate anche dal fatto che la Fa Cup, fin dal primo turno, vede scontri diretti a sorteggio integrale senza teste di serie: l'ultima squadra dell'ultimo livello del calcio inglese, insomma, può ritrovarsi ad affrontare i campioni d'Inghilterra. Sistema, questo, che ha regalato nel corso dei decenni storie fantastiche. Storie che il sistema della nostra Coppa Italia ci nega e continuerà a negarci, storie come quella del West Ham, che nella stagione 1979-1980, dalla seconda serie, mise in fila le grandi del calcio inglese e andò a prendersi la Fa Cup.